LA MORTE DI ITALO BALBO
Il 28 giugno 1940 alle 17,53 alla guida del suo SM 79, il Maresciallo dell’Aria ITALO BALBO venne colpito per errore dalla contraerea italiana sopra la città di Tobruk. Squadrista,Ministro e fondatore dell’Arma Azzurra, trasvolatore Atlantico, Governatore della Libia dal 1933. In questa terra avviò grandiose opere, culminate con la costruzione di villaggi agricoli in Tripolitania e Cirenaica dove si insediarono 30.000 coloni italiani. Diede vita a scavi archeologici , creò un centro per il turismo, organizzò importanti manifestazioni sportive tra cui il Gran Premio di F1 a Tripoli, realizzò la litoranea dal confine tunisino a quello egiziano. Come comandante delle F.F.A.A. libiche inventò il primo battaglione di parà libici e i battaglioni sahariani. Gli Inglesi resero onore alla sua morte con un messaggio “ La RAF esprime la sua sincera partecipazione alla morte del Maresciallo Balbo, un grande comandante, un prode aviatore.” |
SAVOIA MARCHETTI S 55
Il Savoia-Marchetti S.55 fu un idrobombardiere/aerosilurante bimotore prodotto dall'azienda italiana Savoia-Marchetti dagli anni venti e protagonista per un decennio in svariati ruoli nella Regia Aeronautica. Autore di celebri trasvolate oceaniche, divenne uno dei simboli della Regia Aeronautica e del progresso tecnologico italiano nei primi anni del regime fascista.
DATI TECNICI Lunghezza: 16.50 m Apertura Alare: 24.0 m Altezza: 5.0 m Superfice Alare: 93.0 m/q Peso a vuoto : 5.750 kg Peso Max al decollo: 10.000 kg Motore: 2 Isotta Fraschini Asso 750 con potenza di 880 CV (647 Kw) ciascuno Velocità: 282 Km/h Autonomia: 4.500 km Tangenza 5.000 m Armamento: 4 Lewis da 7,7 mm, fino a 1.000 Kg di bombe o un siluro
|
INCROCIATORE SAN GIORGIO
Il San Giorgio fu un incrociatore corazzato della Regia Marina che partecipò prima alla guerra italo-turca e successivamente, alla prima e alla seconda guerra mondiale e nel ruolo di nave ammiraglia, alla guerra civile spagnola .
|
Lungo più di 140 m poteva tenere una velocità di 23,2 nodi, l’equipaggio era composto da da 30 ufficiali e 669 sottufficiali e marinai, l’armamento era composto con 4 cannoni da 254/45 in due torri corazzate girevoli, 8 cannoni da 190/45 in 4 torrette corazzate girevoli , 5 complessi binati da 100/47 antiaerei e 4 mtg da 37, 20 e 13,2 mm. L’equipaggio la chiamava “vecchia carcassa” . La nave era protetta da reti parasiluri e sacchetti di sabbia sulle sovrastrutture, reagì con tutta la potenza di fuoco a tutti gli attacchi della RAF abbattendo molti aerei e purtroppo per sbaglio anche l’S79 di Balbo. Ma un marinaio che era a bordo raccontò che era un inferno di fuoco e quando il San Giorgio aprì il fuoco l’aereo di Balbo fumava già ! |