BATTAGLIA DI SIRACUSA 415-413 A.C.
La spedizione di Atene verso la Sicilia fu un fallimento totale perche intervenne Sparta. Le due Poleis , da sempre rivali, si fronteggiarono davanti alle coste della Magna Grecia dove in gioco c’era l’egemonia sul Mediterraneo. La flotta ateniese forte di 134 triremi tra cui 60 navi veloci e 12.000 uomini fu sconfitta e i superstiti furono 7.000 poi ridotti in schiavitù. I comandanti Ateniesi furono giustiziati subito! Le forze siracusane restano sconosciute ma gli opliti Spartani erano 3.000.
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BATTAGLIA DEL METAURO 207 a.C.
La battaglia del Metauro fu uno scontro decisivo della seconda guerra punica tra Roma e Cartagine, combattuto il 22 giugno del 207 a.C. presso il fiume Metauro, in provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. Gli elefanti presenti nella battaglia erano condotti da guidatori indiani. Asdrubale ne aveva catturati a centinaia in Africa. Venivano addestrati alla zuffa e al macello per scompigliare le linee nemiche ma non di rado succedeva che colpissero anche gli amici. I romani usavano torce e pioggia di catrame e zolfo bollenti per fermarli se non ci riuscivano tagliavano loro i legamenti. |
BATTAGLIA DI TALAMONE—225 A.c. GALLI-ROMANI La battaglia di Talamone fu combattuta nel 225 a.C. dai Romani e da un'alleanza di popolazioni celtiche nei pressi di Talamone, in località Campo Regio, oggi situata nelle immediate vicinanze della frazione di Fonteblanda. I Romani non usavano carri da guerra ma si scontrarono più volte con chi padroneggiava questi mezzi : GALLI e CELTI. La battaglia fu aspramente combattuta e, dopo fasi drammatiche e combattimenti particolarmente sanguinosi, si concluse con la completa vittoria delle legioni romane; l'esercito celtico venne in gran parte distrutto o catturato. La Repubblica romana superò un grave pericolo e poté iniziare a sua volta l'espansione verso il territorio gallico nella pianura del Po.
Si scontrarono 40.000 legionari e 2.200 cavalieri contro 50.000 combattenti e 20.000 cavalieri le perdite sono sconosciute per i romani mentre i Celti ebbero 40.000 morti e 10.000 prigionieri |
IL CARRO DA GUERRA CELTICO Rimase un simbolo di potere per la nobiltà celtica dal V sec . a.C. fino agli inizi del III sec. D.C.. |
CANNE ROMA-CARTAGINE 216 a.C. Nel cuore della pianura pugliese, Annibale attirò un esercito romano di dimensioni inaudite. Ma riuscì ad infliggergli una cocente sconfitta.
La battaglia di Canne del 2 agosto del 216 a.C. è stata una delle principali battaglie della seconda guerra punica ed ebbe luogo in prossimità della città di Canne[6] nell'attuale Puglia. L'esercito di Cartagine, comandato con estrema abilità da Annibale, accerchiò e distrusse quasi completamente un esercito numericamente superiore della Repubblica romana, guidato dai consoli Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone. È stata, in termini di caduti in combattimento, una delle più pesanti sconfitte subite da Roma, seconda solo alla battaglia di Arausio, ed è considerata come una delle più grandi manovre tattiche della storia militare. Riorganizzatisi dopo le precedenti sconfitte nelle battaglie della Trebbia (218 a.C.) e del Lago Trasimeno (217 a.C.), i Romani decisero di affrontare Annibale a Canne, con circa 86 000 tra soldati romani e truppe alleate. I Romani ammassarono la loro fanteria pesante in una formazione più serrata del solito, mentre Annibale utilizzò la tattica della manovra a tenaglia. Questa manovra risultò così efficace che l'esercito romano fu annientato come forza di combattimento. A seguito della battaglia di Canne, la città di Capua, un tempo alleata di Roma, e altre città stato, cambiarono alleanza, schierandosi con Cartagine. |