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L’ARTIGLIERIA DELLE LEGIONI E LE MACCHINE D’ASSEDIO |
L’arte dell’assedio e dell’uso delle macchine d’artiglieria fu per i progettisti e i legionari Romani un’arte capace di realizzare e distruggere opere imponenti in tempi brevi. Un esempio è dato dalla presa di MASADA nella Guerra Giudaica. I Romani per conquistare Masada costruirono un imponente rampa d’assedio che permise loro di trasportare una torre d’assedio munita di balliste e catapulte, l’ELEPOLI ! |
ELEPOLI
Era una torre semovente ricoperta di pelli e materiali ignifughi spinta da serventi o da buoi a più piani dove trovavano posto macchine da lancio, arieti, e legionari pronti a saltare sui muri grazie ad una passerella mobile . Secondo Vitruvio questa torre raggiungeva un’altezza variabile tra i 30 e i 50 metri.
Gli ingegneri di macchine d'assedio continuarono ad usare il nome di elepoli per fare riferimento a torri mobili che trasportavano arieti e che sparavano lance e pietre pesanti, ad esempio quando i Romani distrussero le mura di Gerusalemme |
CURIOSITA’ Alcune macchine d’assedio erano enormi e per le manovre in battaglia occorrevano più di 100 uomini |
VINEA
La Vinea o Vigna era un mezzo di assedio che, come ci racconta Vegezio, consisteva in una tettoia mobile alta circa 7 piedi, larga 8 piedi e lunga 16 (2,1 x 2,4 x 4,8 metri), riparata sui lati da vimini. Se ne potevano unire numerose in modo da formare un corridoio protetto e coperto per proteggere i soldati che si avvicinavano alle mura . |
ONAGRO
L'onàgro era una macchina bellica utilizzata dall'esercito romano e destinata al lancio di proiettili a massa solida. Era una macchina a torsione e consentiva lanci curvi di proiettili, il nome deriva dall’asino selvatico asiatico (Equus hemionus onager ) per via del violento rinculo simile ai calci dell’animale, ogni legione ne aveva 10. |