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BALLISTA
Era una macchina a torsione capace di lanciare proietti di ogni tipo la sua efficienza era alta , lanciava anche pietre a una considerevole distanza, servivano 11 uomini per il suo utilizzo. Fu utilizzata nell’assedio di Alesia nel 52 a.C. sia il tipo ad un braccio che a due. Poteva essere montata su carro (carrobalista)
Il carrobalista fu la prima macchina da guerra mobile dell'esercito romano
La balista (ant. ballista, dal latino ballista/balista, a sua volta derivato dal greco βαλλίστρα ballistra, da βάλλω ballō "tirare" o, meglio, "lanciare") è stata una grande macchina d'assedio inventata dai Greci e usata soprattutto dai Romani che lanciava grandi dardi o pietre sferiche singolarmente o per piccoli gruppi, secondo il tipo di modello. |
SCORPIONE
Simile alla Ballista ma più piccolo entrò in servizio con l’esercito romano nel periodo della tarda repubblica. Leggero , manovrabile e facilmente trasportabile veniva montato su carri e sulle navi. I suoi dardi raggiungevano i 400 metri di distanza, ogni legione ne aveva in dotazione 55, i serventi erano due e la sua precisione era micidiale.
A differenza di tutte le altre armi da getto, lo scorpione funzionava grazie a l'elasticità di un arco più o meno tendibile. Il suo principio di getto era basato sulla elasticità di fortissime gomene o sulla torsione delle stesse. Le gomene erano generalmente costituite da crini di cavallo o da capelli, specialmente di donne. In seguito gli ingegneri militari romani proposero di adoperare delle molle di bronzo composte da molte lamine. |
ARIETE
L'ariete è un'arma da assedio. Probabilmente inventato dagli Assiri nel IX-VIII secolo a.C., fu usato per la prima volta in occidente dagli spartani nel 427 a.C. durante l'assedio di Platea. Era formato da un lungo palo di legno con una testata di ferro raffigurante un ariete, su usava per sfondare porte e muri non molto spessi, i serventi erano protetti da una struttura ricoperta in pelle dove manovravano il palo con movimento pendolare. Vitruvio ne attribuisce l’invenzione ai cartaginesi ma è certo che furono gli Assiri. |
CHEIROBALLISTRA
La cheiroballistra fu un'arma da lancio in uso nell'esercito romano. Si racconta che attorno al 100, l'allora architetto delle campagne daciche di Traiano, Apollodoro di Damasco, progettò un nuovo tipo di scorpione, riducendo alcune parti in legno, pesanti e ingombranti, con strutture in ferro aventi potenza di lancio anche superiore. Si trattava della cheiroballistra (o arcobalista o manuballista). Essa consisteva in uno scorpione di dimensioni poco più ridotte con l'unica differenza di essere costruito quasi completamente in metallo, matasse incluse, queste ultime "alloggiate" in due cilindri in bronzo laterali. Il tipo di materiale permetteva di ridurre le dimensioni e il peso, senza penalizzare le prestazioni dell'arma, dotata di una precisione anche migliore. Di quest'arma vennero costruite anche versioni trasportabili su due ruote (la carrobalista), delle dimensioni di una balestra (solo il meccanismo era differente). |
CHEIROBALLISTRA |